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MONTORIO ROMANO - Atac cita (nuovamente) in giudizio il comune di Montorio per 113mila euro.
Scoppia di nuovo il caso dei presunti crediti avanzati da Atac nei confronti del Comune di Montorio Romano. Una vicenda che riporta indietro di quasi dieci anni e che oggi, con la citazione in giudizio da parte della società capitolina, torna a pesare sulle casse dell’Ente. A ricostruire la cronologia e a definire pubblicamente la posizione dell’Amministrazione è il sindaco Vincenzo Ponzani, che affida a una nota ufficiale il suo punto di vista.
Ponzani ricorda come già durante la campagna elettorale per le amministrative del 2016 emerse per la prima volta la questione delle richieste economiche di Atac, riguardanti 113.426,81 euro per i permessi fruiti da amministratori locali nel periodo 2007–2012. “Ricordo l’assenza di risposte, i manifesti. Ricordo la preoccupazione per il contenuto delle lettere”, afferma.
Secondo il sindaco, all’epoca venne assicurato che quei soldi non erano dovuti. Ma lui, già allora, aveva un convincimento diverso: “La giurisprudenza in materia era ormai consolidata. Quel debito andava pagato!”. Una convinzione che – sottolinea – non è mai cambiata. Ponzani ricorda anche le pressioni subite nel 2016: “Ricordo ancora la minaccia di un esposto alla Corte dei Conti qualora avessimo proceduto al pagamento. Garantimmo che, se fossero emersi elementi utili, ci saremmo opposti”.
Oggi, però, la vicenda entra in una nuova fase. Atac ha citato in giudizio il Comune, richiedendo la somma originaria e gli interessi di mora. “Credo che le certezze di qualcuno siano cadute, le mie no”, commenta il sindaco.
Di fronte alla citazione, la Giunta comunale – con la delibera n. 74 del 28 novembre 2025 – ha dato mandato per costituirsi in giudizio. “Non solo garantiamo che faremo di tutto per salvaguardare le casse dell’Ente”, assicura Ponzani, “ma anche per tutelare il diritto, secondo noi sacrosanto, di chi esercita cariche pubbliche a percepire legalmente quei permessi”.
Il primo cittadino aggiunge inoltre che la stessa attenzione verrà riservata alla gestione dell’eventuale esborso relativo agli interessi, che attribuisce alla “presunzione di chi pensava di piegare la macchina amministrativa e le leggi dello Stato al proprio volere”.
Il sindaco affronta poi le critiche dell’opposizione. “La mia Amministrazione utilizza i fondi di bilancio, e quindi i soldi dei contribuenti, per migliorare le arterie stradali e accrescere il decoro del paese, non in contenziosi”, attacca. E aggiunge: “Chi oggi ci accusa – consapevole di mentire – di svuotare le casse comunali, abbia ben presente che l’Ente avrebbe potuto utilizzare questa montagna di soldi per opere pubbliche e invece oggi si trova costretto, con immenso rammarico, ad affrontare un contenzioso da centinaia di migliaia di euro”.
Una causa che, conclude Ponzani, avrebbe voluto evitare sin da quando sedeva tra i banchi della minoranza: “Un contenzioso che io, anche dall’opposizione, pregavo di scongiurare”.