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A Fara Sabina via alle riprese del nuovo film di Federico Zampaglione

"The nameless ballad" è il titolo del film che Zampaglione sta girando a Villa Pacieri

Sommario

FARA SABINA - La Sabina riscopre la sua vocazione cinematografica e lo fa attraverso una storia di giovani radici e nuova imprenditorialità. L’azienda agricola di Maria Adelina Zonetti, ventinovenne imprenditrice di Coldiretti Lazio, è diventata il set di alcune scene di The Nameless Ballad, il nuovo film di Federico Zampaglione. Le riprese sono in corso a Villa Pacieri, una dimora storica del Seicento immersa nel verde, incorniciata da ulivi secolari e affacciata sulle colline di Fara in Sabina: un luogo che racconta, da solo, l’anima del territorio.

Maria Adelina, laureata in Ingegneria Civile Ambientale e oggi membro del Consiglio di Amministrazione dell’Igp Olio di Roma, ha scelto di riportare nuova vita all’azienda avviata dal nonno e poi custodita dal padre. A Villa Pacieri – oggi agriturismo, azienda olivicola e spazio per degustazioni ed eventi – si producono l’Olio Igp Roma “Villa Pacieri” e l’extravergine Sabina Dop, ma anche grano “Senatore Cappelli”, trasformato in farine e pasta. Un’azienda che abbraccia oltre cento ettari di terreni coltivati, sintesi di tradizione e innovazione.

«È per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione – spiega Zonetti – che la nostra azienda sia stata scelta per girare un film con un regista come Federico Zampaglione. A lui e alla produzione voglio rivolgere i miei ringraziamenti. Per noi è un riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, che premia la bellezza autentica della nostra campagna».

Una scelta tutt’altro che casuale. L’azienda di Maria Adelina è da tempo un modello virtuoso per il territorio: un luogo che unisce qualità delle produzioni, accoglienza e attenzione all’ambiente. Nel 2019 aveva conquistato gli Oscar Green di Coldiretti Lazio con un progetto innovativo dedicato proprio al grano “Senatore Cappelli”, coltivato con una gestione a basso impatto ambientale che riduce fertilizzanti, diserbanti e fitofarmaci. Un approccio che migliora la sostenibilità e la qualità del prodotto, attirando l’interesse di consumatori e operatori del settore.

Oggi, questa vocazione alla qualità incrocia il mondo del cinema, rafforzando un percorso di valorizzazione territoriale che parte dall’agricoltura e arriva alla cultura. L’arrivo della troupe di Zampaglione restituisce infatti alla Sabina un ruolo centrale nella narrazione audiovisiva, mostrando al grande pubblico scenari autentici e storie radicate nella terra.

«Quando l’arte incontra il mondo rurale – sottolinea il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – si crea un dialogo che valorizza il nostro paesaggio e le nostre imprese. L’azienda agricola di Maria Adelina Zonetti rappresenta un esempio concreto di agricoltura moderna, capace di coniugare tradizione e innovazione». Una realtà che, osserva Granieri, è ormai un punto di riferimento per le comunità di Passo Corese e Fara in Sabina.

Sulla stessa linea il direttore di Coldiretti Rieti e Lazio, Carlo Picchi: «Le giovani imprese agricole sono un esempio fondamentale per il rilancio delle aree rurali. Quando una produzione cinematografica sceglie un agriturismo come questo, significa che il lavoro fatto sulla qualità, sull’accoglienza e sull’identità del territorio è stato riconosciuto anche fuori dal settore».

Cinema, agricoltura, paesaggio: tre elementi che stanno contribuendo a costruire una nuova immagine della Sabina, capace di attrarre produzioni, turismo e investimenti. E la storia di Maria Adelina Zonetti diventa così simbolo di un territorio che, grazie alle sue eccellenze e alle sue giovani energie, sta riscoprendo la forza delle proprie radici per guardare lontano.

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